ADVERSUS | How low can you go | La Svezia e il nord europa sull’orlo della cashless society. Ovvero il futuro distopico che sta per diventare realtà

La Svezia e il nord europa sull’orlo della cashless society. Ovvero il futuro distopico che sta per diventare realtà

E noi saremo lì, con un sorriso ebete stampato in faccia contenti di aver trovato l’ultimo amazon echo in offerta con il black friday o cyber monday come cazzo si chiamano…

La Svezia e il nord europa sull’orlo della cashless society. Ovvero il futuro distopico che sta per diventare realtà
La Svezia e il nord europa sull’orlo della cashless society. Ovvero il futuro distopico che sta per diventare realtà

Leggo su Zerohedge uno dei molti, allarmanti, articoli sullo stato della cosiddetta cashless society in Europa. Ovvero di quella società verso cui ci stanno spingendo come delle mucche, una società in cui il contante non esiste più, non viene più accettato nei negozi, nemmeno nelle banche (in Svezia hanno paura di essere rapinate… capito?). Una società in cui chi non ha modo di pagare elettronicamente, o si rifiuta di farlo, non ha più potere d’acquisto. Una società in cui – potenzialmente s’intende – chi non è ‘approvato’, chi è sospettato di aver commesso un reato di qualsiasi tipo, di non aver pagato le tasse, di aver espresso idee non ortodosse attraverso i social media, potrebbe vedersi bloccata qualsiasi transazione elettronica. Oltre ad essere bandito dai suddetti social media chiaramente.

Fantascienza? No, purtroppo. Si sta partendo dai paesi del nord europa, quelli culturalmente e antropologicamente più malleabili. Per poi scendere progressivamente addomesticando e normalizzando quelli meno propensi a farsi addomesticare. Fino a quando la tanto sospirata cashless society sarà diventata realtà.

In Olanda è più o meno lo stesso. Molti negozi e molti supermercati limitano sempre di più i pagamenti in contanti. Le scuse sono varie e spesso ridicole, ma la popolazione locale le accetta di buon grado arrivando a difenderle anche polemicamente con chi esprime un’idea diversa (il sottoscritto, tanto per cambiare, che ogni volta che si trova da quelle parti – spesso purtroppo – non perde l’occasione per segnalare agli indigeni i pericoli di tale deriva socio-economica…). Le scuse, dicevamo, vanno dalle malattie che i soldi contanti possono trasmettere (no, sul serio, non scherzo…) al pericolo di essere rapinati per la strada… dalla comodità di pagare appoggiando il cellulare ad un sensore al senso di onestà e pulizia che chi paga elettronicamente comunica agli altri, rispetto al senso di allarme che suscita chi continua a pagare in contanti (probabilmente un criminale evasore fiscale e magari anche terrorista, o peggio…).

Anche in Italia ci stanno lavorando, e noto i primi segni di cedimento, soprattutto nei più giovani. La indiscutibile comodità nei pagamenti, mescolata alla paura di essere additati come sospetti renderà progressivamente sempre più diffusi questi nuovi metodi di pagamento. Per la gioia delle banche innanzitutto, ma anche dei governi e di chi li controlla.

E noi saremo lì, con un sorriso ebete stampato in faccia contenti di aver trovato l’ultimo amazon echo in offerta con il black friday o cyber monday come cazzo si chiamano… contenti di essere in regola con il sistema perché altrimenti non ci avrebbero approvato l’acquisto, felici di portarci in casa l’ultimo modello di uno dei moltissimi cavalli di troia che la tecnologia ci sta letteralmente inserendo in ogni buco possibile.

Figurativamente parlando, s’intende.

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