







Un ritorno al classico sartoriale, alla maniera FENDI: riducendo, sottraendo, modularizzando per espandere funzioni e possibilità d’uso. La linea è netta, dritta e verticale. Gli interni migrano all’esterno: tasche, dettagli, aperture si moltiplicano e trasformano le giacche ed i cappotti in accessori da indossare. Anche le termo-nastrature percorrono l’esterno dei peacoat e degli overcoat di lana double. Zip frazionano strategicamente i capi, consentono di trasformarli, togliere sezioni o aggiungerle: un cappotto si riduce a giustacuore, la maglia si accorcia o perde le maniche.
Tutto è doppio perché la duplicità è nel DNA stesso della doppia FF. La texture è protagonista: grossi maglioni sostituiscono le camicie; i jeans sono di denim floccato, il cappotto è in montone intarsiato, oppure di cashmere ma trattato con la stessa tecnica. Cavalry twill, nylon, lana double, flanella, casentino, velluto, satin si mescolano e sommano mentre dal nero si passa al beige, al grigio, al carta da zucchero, al blu. Il giallo FENDI è un codice segreto rivelato dalla luce nei tessuti cangianti sviluppati in collaborazione con Unrealage e declinati su grandi parka dalle forme protettive e avvolgenti, insieme a borse, accessori e sneakers.
Gli accessori sono un omaggio al packaging giallo FENDI: shopper gigantesche, scatole, housse con tracolla, di pelle o maglia. Anche la Peekaboo è di maglia, oppure presentata in versione Essential mini insieme ad una nuova versione ‘da viaggio’ con base a cassetto rigido che ricorda i bauli dell’800. La silhouette, poggia su boots dalle alte suole scolpite a carrarmato, su sneakers massicce o running shoes performanti ed è completata da beanie di pelle e bucket hat di montone.