







Il capriccio, inteso come genere artistico e musicale, poco o nulla ha a che fare con la volubilità distratta e capricciosa della cultura contemporanea. Si direbbe anzi esserne l’opposto speculare: una visione sincretistica e profondamente personale nata dalla ossessione, studio e attenzione per mondi in apparenza inconciliabili che trovano la propria ragione di coesistere nell’estro, o capriccio, dell’autore. In un capriccio tutto torna: personaggi di fantasia e fregi di pura invenzione, esotismi sfrenati, guizzi d’ingegno, classicismi anabolizzati e delizie naturali.
Rocco Iannone costruisce il quarto capitolo del proprio racconto in divenire per Pal Zileri, una storia di mascolinità che s’evolve accogliendo gentilezza, sprezzatura, frivolezza, proprio intorno a questa idea. L’incontro letterario con Il rosa Tiepolo di Roberto Calasso, e la scoperta di quel romanzo nero, abbagliante e sconcertante che sono le trentatrè incisioni de i Capricci e gli Scherzi dell’artista veneziano, danno la stura ad un capriccioso affastellarsi di ispirazioni che dagli orientalismi del Castello di Sammezzano e le meraviglie spumose di Palazzo Borromeo all’Isola Bella passa per le incisioni di Giovanni Battista Piranesi e arriva infine ai pastiche di Franco Battiato materializzandosi, adesso, in un bagno turco.
Un percorso ad anse, nel quale si delinea un punto di vista – opinabile, perché il sottinteso è sempre “secondo me”, ma autentico e sentito – perché per Iannone l’autorialità è un modo per far propria la ricchezza di segni del contemporaneo senza subirla. Ma questo è pensiero pregresso: spinta dinamica di un percorso stilistico fatto di abiti veri, i cui volumi importanti, le cui spalle decise, i cui twill di seta dai camouflage allegorici e jute dalla mano corposa rimandano agli anni Ottanta, eden di capricci realizzati.
Con i bermuda giganti, le giacche senza maniche, i blazer guerrieri, le camicie e i costumi stampati e le driving shoes composite, gli uomini di Pal Zileri rivelano una fluidità senza ostacoli e senza sforzi che del capriccio racconta la spregiudicatezza e fisicità, hic et nunc.