ADVERSUS | How low can you go | Fluidità sessuale, fluidità di genere. Iniziano a parlarne i media italiani. Perché?

Fluidità sessuale, fluidità di genere. Iniziano a parlarne i media italiani. Perché?

Negli stati uniti siamo ormai già a livelli avanzati, in Canada lo stesso, in Gran …

Fluidità sessuale, fluidità di genere. Iniziano a parlarne i media italiani. Perché?
Fluidità sessuale, fluidità di genere. Iniziano a parlarne i media italiani. Perché?

Negli stati uniti siamo ormai già a livelli avanzati, in Canada lo stesso, in Gran Bretagna altrettanto. Bambini invogliati a vestirsi da bambine, bambine che si vestono da bambini (non solo a carnevale), pronomi obbligatori da usare a discrezione della persona che decide come vuole venire chiamata. Leggi che prevedono addirittura sanzioni importanti per chi non si adegua e non obbedisce a questa nuova ‘normalità‘.

Premessa. Noi siamo per la libertà assoluta – per tutti – di fare quello che si vuole, posto il chiaro limite di non recare danno agli altri, o limitare la libertà altrui. Leggete bene: non limitare la libertà altrui. Il punto qui non è la tolleranza, bensì il chiaro progetto di ingegneria sociale che si vede profilarsi all’orizzonte.

Fluidità sessuale, fluidità di genere? Chi segue le news direttamente in lingua inglese è al corrente di quanto stiamo cercando, non senza difficoltà, di descrivere in questo breve articolo. In pratica – lo diciamo per chi invece si deve beccare le news tradotte (male) dai giornalai italiani – da un paio di anni soprattutto nei paesi di cultura anglosassone si sta spingendo pesantemente sulla fluidità sessuale, altresì nota come fluidità di genere.

Fluidità sessuale, fluidità di genere

Cosa significa? Significa – tra le altre cose – che un uomo può sostenere di sentirsi donna ed andare al cesso delle donne. Uno scherzo? No, leggetevi le news d’oltreoceano, fate una piccola ricerca su google, che ne so, cercate “gender neutral toilets” e leggete cosa salta fuori.

Significa anche che un uomo che si sente donna, o il contrario, può scegliere il pronome con cui vuole essere appellato/a. In america ad esempio, invece di he/she adesso si può richiedere che si usi un pronome neutro, spesso assurdo, a volte al limite del ridicolo. Ma non se ne può ridere molto, visto che ci sono già le leggi che puniscono chi non si adegua a questa forma di newspeak. Come hanno già fatto negli stati uniti e in Canada appunto, dove le leggi in merito sono già attive. (Cercate “law gender neutral pronouns” su google, e vedete un po’ voi come stanno le cose)

Film e telefilm – la propaganda passa sempre attraverso il cinema e la televisione – si stanno popolando di bambini che si vestono da bambina, di padri che si vestono da donna. Nel Regno Unito si sta discutendo di un questionario che è stato preparato per essere sottoposto ai bambini di dieci anni (sì, perché vanno presi da piccoli se si vuole convincerli bene) nel quale si chiede al bambino se si sente maschietto, femminuccia, o cosa altro. Se ne discuterà fino a quando non arriverà una legge che chiuderà la discussione in maniera irrevocabile, come spesso capita su questioni che il popolo stenta ad accettare.

Intanto stanno adeguando le leggi per permettere (leggi: promuovere) il cambio di sesso anche nei bambini. Cercate – sempre su google – “uk law sex change kids” e leggete un po’. Le terapie ormonali pre-cambio di sesso per bambini pare siano ormai una realtà.

E adesso i giornalai, scusate, i giornalisti italiani sono stati attivati. Iniziano timidamente a spuntare delle notiziole su quanto avviene oltreoceano o oltremanica, tanto per sondare il terreno nostrano, per abituare la popolazione locale a quello che – senza dubbio, sta per arrivare anche dalle nostre parti.

Quando leggete queste notizie (questo vale per TUTTE le notizie che leggete) non prendetele mai senza una massiccia dose di senso critico. Mettetele in discussione, chiedetevi perché le stanno pubblicando, dove vogliono arrivare, cosa vogliono spingervi a pensare. Usate internet, per quel poco di libertà che vi rimane su internet, per andare alla fonte delle notizie e non leggete passivamente le cattive traduzioni che i giornalai italiani vi propongono su commissione dopo averle pre-masticate.

Pensate, usate il cervello, e comportatevi di conseguenza.

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