![Dior sfilata collezione autunno 2024 a New York - Photo courtesy of Dior](https://www.adversus.it/magazine/wp-content/uploads/2024/04/DIOR_FALL_24_NYC_hp-1024x576.jpg)
Con le collezioni che dettano il ritmo delle stagioni della moda, l’autunno costituisce per Maria Grazia Chiuri un particolare periodo di riflessione e una continua messa in discussione che si rinnova costantemente. Ogni volta, il guardaroba viene rivitalizzato da una serie di pezzi la cui costruzione unica, i tagli, i materiali e la creatività hanno le carte in regola per soddisfare le esigenze di tutte le donne.
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Questa linea Dior è un’occasione per rendere omaggio a New York, la metropoli che alla fine del XIX secolo ricevette in dono dai francesi agli Stati Uniti una statua che da allora è diventata il simbolo di questa incredibile città. Nell’autobiografia di Christian Dior, il capitolo dedicato al suo viaggio Parigi-New York apre un dialogo tra le capitali dello stile che Maria Grazia Chiuri evidenzia in due stampe chiave: la Statua della Libertà e la Torre Eiffel che fioriscono in grande formato su numerosi modelli.
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Il ponte tra le due culture è Marlene Dietrich, attrice carismatica e anticonformista, legata a Dior, nella vita e sullo schermo. Maria Grazia Chiuri si è ispirata a lei per costruire una collezione che fonde la silhouette Dior con la presenza fantasmagorica e l’allure fanciullesca della diva. I tweed utilizzati provengono direttamente da una selezione di tessuti maschili inglesi. Nel suo Petit dictionnaire de la mode, Monsieur Dior scrisse: “Negli ultimi anni, il tweed ha esteso il suo uso anche agli abiti eleganti. Li ritengo estremamente eleganti. Indossarli in campagna è un ‘must’. Un tempo si potevano trovare solo tweed di peso piuttosto elevato, ma ora se ne trovano di tutti i pesi, qualità e colori.”
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I tailleur maschili di Marlene Dietrich suscitarono scandalo, affermando, non dimentichiamolo, il diritto di una donna di scegliere il proprio abbigliamento a piacimento, una cravatta o un gilet senza maniche, per esempio: tanti emblemi che si completano a vicenda. Le giacche sono abbinate a pantaloni a gamba larga o a gonne a matita sotto il ginocchio.
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Gli abiti preziosi e talvolta leggerissimi, che richiamano lo stile degli anni ’40, lasciano intravedere la lingerie che si rivela parte essenziale dell’outfit. Tessuti come il raso martellato, il velluto schiacciato e il crêpe sono reinterpretati in chiave contemporanea. Alcuni slip dress impreziositi da pizzi, spesso svelati sotto ampi cappotti foderati, sono realizzati in nylon trapuntato con il motivo del cannage. I ricami evocano spille e riecheggiano i codici caratteristici tanto cari al couturier fondatore: la stella, il mughetto, il trifoglio e l’ape. I colletti di pizzo diventano veri e propri intarsi strutturali. Per quanto riguarda la maglieria, un livello virtuoso di inventiva ha permesso di sviluppare molteplici sfaccettature della sua straordinaria pluralità.
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La collezione Dior Fall 2024, presentata il 15 aprile 2024 a New York, incarna una gamma di possibilità che celebra l’incontro tra culture. Una conversazione sulla libertà che dà forma e sostanza a ciò che ogni donna sceglie di essere.