Le belle giornate, i primi weekend al mare o in montagna… e poi le tanto sospirate vacanze. Tante occasioni di relax e divertimento, e anche tante occasioni per iniziare prendere la ‘tintarella’ che ci accompagnerà fino alla fine dell’estate. Il sole, ricordiamolo, è nostro amico, l’esposizione al sole è utile e importante per la nostra salute. A patto di non esagerare. Tutti sappiamo che il sole preso nel modo sbagliato può essere molto pericoloso, ma non tutti forse sappiamo quali sono gli effetti dell’eccessiva esposizione al sole. Non solo sulla nostra salute, ma anche (meno importante ma nemmeno troppo…) per quanto riguarda l’aspetto e l’invecchiamento precoce (irreversibile) della pelle.
In questa intervista il Prof. Sergio Chimenti, Ordinario di Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ci spiega quali sono i danni che il sole causa alla pelle, quali sono gli errori da evitare e le precauzioni da prendere per un’abbronzatura sana, profonda, e duratura (ebbene sì, è possibile anche usando la protezione solare, cosa pensavate?)
SOLE E INVECCHIAMENTO DELLA PELLE
Lasciamo per un attimo da parte i pericoli dell’esposizione esagerata ai raggi solari, e le chiediamo di aiutarci ad inquadrare ‘solamente’ i danni di carattere estetico o legati all’invecchiamento precoce della pelle. Cosa succede alla pelle quando viene esposta alle radiazioni solari senza adeguata protezione e per lunghi periodi?
I danni estetici legati all’esposizione solare nel lungo termine sono legati prima di tutto al fototipo dell’individuo ovvero alla risposta della nostra pelle alle radiazioni UV. Le persone che fototipo piu’ basso e quindi che si scottano al sole piu’ facilmente tendono a presentare negli anni inestetismi piu’ evidenti rispetto alle persone con fototipo piu’ alto ovvero che si abbronzano piu’ facilmente.
I danni alla pelle indotti dal sole si localizzano generalmente nelle zono maggiormente fotoesposte e quindi a livello del viso, delle mani, del decollete’ soprattutto nelle donne e a livello del dorso soprattutto negli uomini. Gli inestetismi piu’ comuni comprendono le lentigo solari (piccole macchiette marrone-brunastro), le rughe e quindi la perdita di elasticita’, gli angiomi e le cheratosi seborroiche (piccole escrescenze benigne della pelle).
Una pelle che ha subito una ‘mutazione’ a causa di eccessiva esposizione al sole può tornare a posto, nel tempo e se si fa attenzione a non esporsi più così tanto al sole, oppure quello che fatto è fatto e non si torna più indietro?
Purtroppo non si puo’ tornare indietro ma si possono limitare i danni futuri assumendo degli integratori a base di antiossidanti o altre molecole innovative per prevenire il fotoinvecchiamento e proteggendo costantemente la pelle dalle scottatura attraverso l’utilizzo di schermi fisici e chimici (creme solari). Inoltre e’ importante nutrire la pelle durante tutto l’anno con creme idratanti che migliorano l’elasticita’ e creme schiarenti che possono migliorare la discromia che caratterizza molti degli inestetismi della cute fotodanneggiata.
Come va protetta la pelle quando ci si espone al sole, in spiaggia o in montagna? Quali sono i tipi di crema protettiva e i valori di protezione che sono ritenuti sicuri dal punto di vista del dermatologo?
Sia al mare che in montagna andrebbero utilizzati le protezioni solari con fattore SPF 50+.
Tuttavia le persone con i fototipi piu’ scuri possono utilizzare anche fattori protettivi inferiori (SPF 25 ad esempio) perche’ il loro rischio di scottarsi e’ minore.
Le protezioni solari attualmente disponibili esistono in diverse formulazioni (spray, gel, etc), sono di agevole applicazione e sono maggiormente apprezzate dai consumatori.
Il messaggio che non sempre viene percepito dai pazienti è che le protezioni solari evitano le scottature ma permettono ugualmente di raggiungere un’abbronzatura intensa e duratura.
Parliamo invece dei problemi più seri, non solo di tipo estetico, a cui ci si espone trascorrendo troppo tempo al sole senza protezione adeguata.
Purtroppo l’esposizione solare cronica, intensa e ripetuta del tempo e soprattutto le scottature al sole (tipica delle vacanze brevi in posti esotici) sono associate ad un aumentato rischio di sviluppare diversi tumori della pelle. Alcuni di questi tumori come ad esempio di basalioma sono facilmente gestibili con la terapia chirurgica o altre terapie mediche come, altri tumori della pelle come ad esempio il melanoma o il carcinoma squamocellulare possono essere addirittura altamente pericolosi.
Quali sono i segnali a cui fare attenzione, quali i campanelli d’allarme che dovrebbero farci correre immediatamente dal dermatologo per un controllo?
I nevi compaiono per la prima volta generalmente nel periodo della crescita, quindi in eta’ pediatrica ed adolescenziale. Per quanto riguarda i nevi, cio’ che deve allarmare sono i cambiamenti di forma, colore, dimensione di nevi preesistenti o la comparsa di nuovi nevi in eta’ adulta. Una visita dermatologica viene consigliata, quindi, per la comparsa o cambiamento di nevi o altre lesioni soprattutto in eta’ adulta e nell’anziano.
Una domanda personale. Lei si mette a prendere il sole durante le vacanze – come fanno quasi tutti – oppure vista la sua esperienza clinica e i moltissimi casi che sicuramente deve curare – lo evita a tutti i costi?
Assolutamente no, amo il sole! Il sole non va demonizzato perche’ le radiazioni solari fanno molto bene alla pelle, al nostro corpo e al nostro umore. Il sole permette ad esempio la produzione di vitamina D, un ormone importantissimo per le nostre ossa ma per tante altre funzioni del nostro organismo. Il sole va preso ovviamente con moderazione soprattutto nelle ore piu’ calde e con le dovute precauzioni soprattutto in determinate latitudini.
Ringraziamo il Prof. Sergio Chimenti, Ordinario di Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Alessio Cristianini per ADVERSUS