
Ci sono materiali che non passano mai di moda, che sanno reinventarsi stagione dopo stagione restando sempre attuali. La rafia è uno di questi. Con il suo fascino naturale, la texture grezza ma elegante e quell’allure che sa di sole e artigianalità, la rafia continua a conquistare designer e fashion addicts. Ricavata dalle foglie della palma di rafia, questo materiale è stato protagonista di decenni di moda, dagli anni Sessanta più boho-chic fino al minimalismo contemporaneo. Cappelli, borse e pochette in rafia sono diventati veri e propri must-have: accessori che parlano di vacanze, libertà e stile effortless.
Oggi, mentre il fashion system torna a valorizzare texture naturali e artigianato sostenibile, la rafia torna a essere protagonista indiscussa delle collezioni estive.
Il vero cuore della rafia sta nelle mani degli artigiani del Madagascar, dove la palma (la palma della rafia, appunto) cresce rigogliosa. Qui le fibre raccolte e fatte essiccare al sole vengono sapientemente intrecciate e trasformate in accessori unici. Tra i brand che celebrano questo savoir-faire c’è Ibeliv, nato dall’incontro tra cultura francese e malgascia, il brand propone cappelli, borse e pochette intrecciati da artigiani locali. Le linee pulite degli accessori e il mix di materiali naturali rendono ogni creazione senza tempo, perfetta per chi cerca eleganza con un’anima green.
Rafia vintage: dagli anni Sessanta a oggi
Il boom della rafia inizia negli anni ’60 e ’70, in piena era bohemienne, quando la voglia di naturale e autentico rompeva con l’estetica sintetica del dopoguerra. Jane Birkin con il suo iconico cestino di rafia a spalla è l’immagine perfetta di quel periodo: semplice, chic e un po’ selvaggia, metà Parigi e metà spiaggia mediterranea.
Sono molti i designer che hanno saputo trasformare la rafia in un materiale da passerella, creando maxi tote e cappelli floppy che raccontano sogni di viaggi lontani e libertà. Negli anni ’70 la rafia diventa ancora più cosmopolita: clutch in rafia portate alle serate mondane, cappelli intrecciati che facevano ombra sotto il sole di Capri o Ibiza. Numerose icone di stile iniziano proprio in quel periodo ad abbinarla a completi sartoriali, dimostrando che la rafia poteva muoversi tra casual e couture senza perdere un grammo di eleganza.
La rinascita della rafia
Oggi la rafia vive una nuova golden age. Complice la ricerca di materiali sostenibili e di accessori che raccontino storie vere, è tornata a essere la regina dell’estate. Naturale, biodegradabile e incredibilmente versatile, è il perfetto equilibrio tra moda e consapevolezza.
Sulle passerelle come per strada, gli accessori in rafia riscrivono il concetto di eleganza estiva. I cappelli, in particolare, sono ormai un must: dal fedora a tesa larga che ti salva dai raggi del sole, al cloche che regala un tocco vintage a un abito in lino. Anche le borse si sono evolute: non più solo cestini intrecciati, ma crossbody moderne, maxi shoulder bag pratiche e glam, fino alle raffinatissime pochette da sera. Ogni pezzo sembra racchiudere una storia, con intrecci che parlano di mani esperte e di tempo dedicato alla cura dei dettagli.
Come indossare la rafia oggi
La forza della rafia è la sua capacità di adattarsi ad ogni occasione. Una tote oversize è perfetta con un maxi dress in vacanza, ma funziona benissimo anche in città con un paio di pantaloni sartoriali. Una pochette rigida in rafia, invece, illumina un abito sottoveste per una serata estiva. E i cappelli? Sempre: dal fedora chic al cappellone extra large, regalano subito un tocco glam a qualsiasi look, che siano denim shorts o camicia bianca.
La rafia sa adattarsi a ogni stile, ammorbidendo i look più rigorosi e rendendo sofisticati quelli più casual. È un ritorno all’essenza, alla bellezza delle cose semplici e fatte a mano, con quell’inconfondibile vibe che unisce tradizione e modernità.
In fondo, indossare un accessorio in rafia non significa solo aggiungere un dettaglio al proprio outfit: significa portare con sé una storia, un pezzo di mondo e un’idea di moda più consapevole e autentica.