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Il tumore della prostata, come scoprirlo in tempo e come viene curato oggi

I pazienti che vengono diagnosticati nella fase iniziale di malattia guariscono tutti. I pazienti che oggi hanno una prognosi difficile sono quelli che vengono diagnosticati in fase metastatica anche se le cure più moderne…

Il tumore della prostata, come scoprirlo in tempo e come viene curato oggi

Il tumore della prostata è una patologia che ogni uomo dovrebbe conoscere bene, non solo per individuarne precocemente i sintomi (anche se quando viene diagnosticato dai sintomi potrebbe essere già in face avanzata) ma soprattutto per conoscere l’importanza di regolari controlli medici. Se preso per tempo il tumore della prostata guarisce.

Abbiamo intervistato il Prof. Francesco Montorsi Direttore dell’ Unità Operativa di Urologia Ospedale San Raffaele di Milano, e gli abbiamo chiesto di aiutarci a capire meglio come e quando iniziare ad eseguire i controlli medici, e quali sono le terapie attuali e quelle in fase di sviluppo.

Quali sono i sintomi e i segnali che ogni uomo dovrebbe imparare a riconoscere, quelli che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme?
Purtroppo il tumore della prostata non ha propri sintomi specifici e non ci sono campanelli d’allarme. Infatti quando il tumore della prostata viene diagnosticato a un paziente che si e’ rivolto al medico per disturbi urinari, spesso il tumore è già avanzato.

Quale è l’età a partire dalla quale ogni uomo dovrebbe farsi controllare, quali sono gli esami più attendibili, e con quale frequenza vanno fatti i controlli?
A partire dall’età’ di 45 anni ogni soggetto maschio dovrebbe fare l’esame del PSA, acronimo inglese dell’antigene prostatico specifico. Si tratta del marcatore precoce del tumore prostatico e sotto i 50 anni di eta’ dovrebbe essere inferiore a 1 ng/ml. Sulla base del valore del PSA si puo’ decidere quando fare il controllo successivo.

Quella di tumore della prostata è una diagnosi che getta nello sconforto, comprensibilmente. Quale è la percentuale di successo nel trattamento di questo tipo di tumore al momento attuale?
I pazienti che vengono diagnosticati nella fase iniziale di malattia guariscono tutti. I pazienti che oggi hanno una prognosi difficile sono quelli che vengono diagnosticati in fase metastatica anche se le cure più moderne stanno ottenendo risultati veramente eccezionali.

Quali sono le terapie più efficaci attualmente?
La sorveglianza attiva viene riservata ai pazienti che hanno un tumore poco aggressivo e che non necessita di essere affrontato subito con cure specifiche. Quando la malattia dimostra una certa aggressività deve invece essere affrontata con decisione e la chirurgia robotica oppure la radioterapia sono due armi molto efficaci. Le cure mediche sono utilizzate soprattutto nei pazienti con malattia in fase avanzata.

E per quanto riguarda il futuro, in che direzione si sta muovendo la ricerca medica? Ci sono nuove terapie che lasciano ben sperare, in fase di sperimentazione?
Le aree di maggiore sviluppo riguardano la genetica dei tumori e lo sviluppo di nuovi farmaci. Negli ultimi 20 anni la sopravvivenza dei pazienti con malattia in stadio metastatico è più che triplicata. E’ importante farsi seguire in centri di avanguardia da specialisti qualificati che siano aggiornati con i continui miglioramenti delle cure.

Ringraziamo il Prof. Francesco Montorsi
Direttore dell’ Unità Operativa di Urologia Ospedale San Raffaele di Milano
Professore Ordinario di Urologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’ Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
https://www.francescomontorsi.it/

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