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Simone Rovellini – Director

Penso che il mio modo di essere creativo si sia evoluto con il tempo: sono passato dal fare lavori estremamente calcolati e cervellotici…

Simone Rovellini - Director
Simone Rovellini – Director

Quando la scelta su cosa ‘fare da grande’ è in bilico tra una carriera da regista e fare il… mago, è chiaro che il risultato non può che essere ‘magico’. E così è stato per Simone Rovellini, Director. Una carriera brillante, che lo ha portato a diventare uno dei registi di video musicali più gettonati del momento (ha firmato i video musicali di artisti come M¥SS KETA, Mahmood, La Rappresentante di Lista, Noemi). In questa intervista parliamo con Simone dei personaggi che lo hanno ispirato, dei suoi primi passi nel mondo della produzione video, dell’importanza (o meno) di una scuola per intraprendere questa carriera, e poi di progetti e sassolini nelle scarpe. E chiaramente di quello che avrebbe fatto se non fosse diventato un regista. Ma quello lo abbiamo già detto…

Iniziamo parlando di ispirazione. Chi ti ha ispirato e continua ad ispirarti, professionalmente parlando?
In tanti, non soltanto registi. Da ragazzino i miei riferimenti erano i registi dei video musicali che passava MTV: Chris Cunningham, Gondry, Fincher, Romanek, Gavras. 

Ma mi hanno ispirato anche le popstar, gli anime giapponesi, la bella televisione, la cultura underground, l’opera, le serie tv americane. Mi piace prendere ispirazione da personaggi antitetici, tipo: David Lynch e Britney Spears.

Come hai iniziato?
Con la post-produzione. Di lavoro facevo motion graphic e montaggio, e investivo i soldi che guadagnavo nei miei cortometraggi.

Ricordi ancora con quale camera hai iniziato a produrre i tuoi primi progetti video?
Sì :)  Comprai una Canon 5D finita l’università, con quella ho girato il mio primo cortometraggio. Ricordo che all’epoca aveva letteralmente aperto nuovi scenari, perché rappresentava un punto di incontro inedito fra tecnologie professionali e amatoriali.

Quali sono i lavori/progetti a cui sei più affezionato, quelli che meglio rappresentano il tuo modo di essere creativo?
Penso che il mio modo di essere creativo si sia evoluto con il tempo: sono passato dal fare lavori estremamente calcolati e cervellotici (il mio primo corto, C’est la vie), a video che invece abbracciano completamente l’improvvisazione (Diva: il mio ultimo videoclip per La Rappresentante di Lista, ad esempio). Sono due modi di essere creativo che mi appartengono ugualmente.

M¥SS KETA è stato sicuramente uno dei miei progetti più importanti perché mi ha permesso di contaminare il mio stile con tante influenze esterne. E sono ovviamente legato alla serie di Exploding Actresses, che mi ha fatto conoscere su Youtube.

Il tuo equipaggiamento personale oggi. Che videocamera usi per i tuoi progetti personali, e quali sono le tue lenti preferite – sempre per i lavori personali?
Non ho grandi preferenze tecniche, e solitamente la scelta di camera e ottiche avviene insieme al direttore della fotografia, a seconda del progetto. Quando lavoro da solo, mi piace anche girare con un iPhone accessoriato.

Un consiglio per chi è agli inizi e magari non sa bene come muoversi, dove ‘imparare il mestiere’
Non penso esista una strada giusta per imparare il mestiere, ciascuno ci arriva un po’ a modo suo. A me ha aiutato lanciarmi, non aspettare che qualcuno mi insegnasse le cose, e mi ha aiutato anche condividere online il mio lavoro.

I sassolini nelle scarpe. Cosa non ti piace nell’ambiente in cui lavori, e cosa vorresti cambiare – se tu potessi farlo
I tempi e le pressioni: molto spesso i tempi di preproduzione sono molto stretti, e le aspettative sui clik molto alte. 

Hai un progetto che prima o poi vorresti poter realizzare, o al quale magari stai lavorando proprio adesso?
Mi piacerebbe lanciarmi in un progetto più grosso, narrativamente più complesso, e ci sto lavorando.

Cosa avresti fatto se tu non fossi diventato un regista?
Chi lo sa! Magari avrei una fattoria. Ma ho anche fantasticato di una carriera in campo psicologico o nella magia.

Ringraziamo Simone Rovellini – Director
https://www.instagram.com/simonerovellini/

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