
Fade in: una nuova alba si dissolvono i contorni della notte. Julian Klausner firma per Dries Van Noten la sua prima collezione uomo come un guardaroba da reinventare, un gioco di contrasti tra rigore sartoriale e spontaneità, formalità e libertà.
Eleganza liberata, con un tocco di nostalgia marina
La collezione prende vita da un uomo che amiamo: camicia sbottonata, maniche rimboccate, silhouette che respirano leggerezza. Il formalismo del doppio petto, della cravatta stretta, del ricamo carico di significati incontra il paréo che cinge il girovita, la sabbia sotto i piedi, il laccio delle scarpe disallineato, le conchiglie e i ciondoli raccolti come piccoli tesori impressi nei ricordi.

Strati da comporre, da scomporre, da riscrivere
Un balcone tra formalità e relax: il piacere di impilare, togliere, ricombinare. I cappotti in doppio duchesse satinato si aprono in forme a campana o si scolpiscono con pieghe box‑pleated sul retro, sovrapposti a ciclisti in costine. L’eleganza si piega ai volumi femminili reinterpretati in chiave maschile: top da sera con scolli a barchetta, gilet avvolgenti indossati sopra camicie bianche, jersey fasciante che sottolinea la vita. Completi destrutturati e audaci: il tuxedo sfida la convenzione accostato a pantaloni 3/4.
Tessuti ricchi, ma rilassati

Dai check classici al raso lucido, dai jacquard cloqué fino a quelli bicolore o riciclati, intrecciati in righe verticali che evocano pigiami di charme. Le righe jockey, leggere come uno scherzo, mescolano brio e tradizione. Sete, puntoelle, costine fini, pizzi come puntini tattile — ogni maglia è un invito al tatto e all’esplorazione.
Chiusure hook‑and‑eye, bottoni coperti, fodere di camicia sugli orli risvoltati: dettagli sartoriali che sussurrano couture.
Stampa e colore in dialogo

Fiori astratti, pois distorti, grafismi piccoli tono su tono: decorano sarong avvolgenti, con stampa serigrafica ad alta artigianalità. Una palette d’impatto dove il rosso e il ciano diventano poesia visiva, arancio saturo e malva incontrano verde brillante, nero, bianco, kaki e un elegante grigio mélange come terreno neutro.
Ricami e scintille sul casual
Shorts con coulisse che scintillano, tank fluidi su jersey grigio, giacche da completo impreziosite da pannelli di ricamo giocoso: affiorano come coriandoli di luce su tessuti scuri. Il cummerbund, rimasto sinonimo di formalità, si reinventa al centro dei look: ora in colori saturi, righe costinate, ricami vorticosi che ridefiniscono la vita.

Scarpe, sneakers, calzini: il tocco finale
Scarpe classiche in pelle nera o rossa, stampa coccodrillo, fiocchi sportivi. Tornano le sneakers DVN, interpretate con materiali e colori inediti: dal suede rosso al satin pastello, fino a versioni monocolore che giocano sull’armonia ton-sur-ton. I calzini tono su tono, chiari o scuri, ancorano le silhouette più corte con discrezione.

Gioielli e amuleti da spiaggia
Charm da spiaggia e talismani personali: conchiglie sostenibili, fili d’oro, frammenti di abalone appesi ai lacci. Il “ring of a lover” che diventa collana, un talismano sospeso tra sentimento e stile.
In sintesi, la collezione primavera-estate uomo 2026 di Dries Van Noten, firmata Julian Klausner, è un’ode alla disinvoltura sartoriale: uno spazio dove il tailoring classico si fonde con gesti spontanei, tessuti preziosi dialogano con mood da vacanza, e dettagli couture si integrano in un racconto visivo ricco, libero e sorprendente.