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Fabio Bozzetti, fotografo di moda. Come ha iniziato, come è il lavoro del fotografo nell’era dei social

Fabio Bozzetti, fotografo di moda, ci parla dei suoi inizi, dell sua carriera, del suo equipaggiamento tecnico. E ci spiega come vengono scelti i fotografi nell’era di instagram e dei followers selvaggi. Spoiler alert: la bravura conta fino ad un certo punto.

Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer
Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer

Come è la vita del fotografo di moda? Tutta party e glitter come in molti pensano? Forse no. Fabio Bozzetti è uno dei pochi fotografi italiani emergenti in un mondo – quello della fotografia di moda- dominato dagli stranieri (anche in Italia), ma soprattutto un mondo in cui contano sempre meno il talento e la preparazione tecnica. Purtroppo.

In questa intervista Fabio Bozzetti, fotografo di moda, che ha seriamente rischiato di diventare uno piscologo :-) ci parla dei suoi inizi, della sua carriera come fotografo, del suo equipaggiamento tecnico. E ci spiega come vengono scelti i fotografi nell’era di instagram e dei followers selvaggi. Spoiler alert: la bravura conta fino ad un certo punto.

Come sei diventato fotografo? Come hai iniziato? Come hai imparato a fare questo lavoro?
Dopo aver conseguito la laurea in Psicologia ed un master in Sessuologia ho pensato che un giorno, guardandomi indietro, avrei preferito vedere foto e non pazienti. Così ho cominciato ad acquistare e studiare manuali di tecnica fotografica, testi sulle basi della composizione imparando i concetti in maniera così approfondita da essere chiamato da lì a breve per tenere corsi di fotografia.

Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer
Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer

Tu sei laureato in psicologia. Quanto è importante l’aspetto psicologico su un set fotografico, nei rapporti con le modelle, con il cliente…
Fondamentalmente zero. Le skills da avere, come spiegherò tra poco, sono decisamente altre.

Se tu non fossi diventato fotografo, cosa avresti voluto fare nella vita?
Ovviamente lo psicoterapeuta. La passione per la psicologia e la fotografia andavano quasi di pari passo. Ha vinto l’ultima ma non di molto ed inevitabilmente ogni tanto mi chiedo se la mia sia stata la scelta giusta.

Parliamo di equipaggiamento. Che macchina, e che obiettivi usi?
Affezionato a casa Nikon uso una D800. Per l’80% dei miei shooting uso un Nikon 85mm D f/1,4 ed un Nikon 50mm G f/1,4. Per il restante 20% a volte integro con il 24-70 Nikon f/2.8. Spesso e volentieri per gli editoriali però uso una Zenza Bronica S2A (pellicola medio formato)

Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer
Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer
Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer

Ti ricordi ancora la tua prima macchina fotografica?
Certamente,una Nikon D300 comprata dopo un paio di anni di risparmi su tutto (la posseggo ancora, pur tenendola più per raccogliere polvere che per altro). Non spesi praticamente nulla (regali di compleanno, Natali ecc) finchè non raggiunsi la cifra, all’epoca davvero alta per le mie tasche, di 1500€ per potermi permettere questa macchinetta.

E il tuo primo, vero, lavoro retribuito come fotografo?
Questa è un’ottima domanda….non me lo ricordo. Se andiamo a togliere i book fotografici onestamente non ho idea di quale sia stato il mio primo lavoro pagato. Forse, fu uno di still life di un brand di scarpe: Giannico, ma potrei sbagliare.

Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer
Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer
Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer
Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer

I tuoi progetti per il futuro, quali sono i tuoi obiettivi professionalmente parlando?
Avendo lasciato la strada della psicologia in favore della mia reale passione, la fotografia di moda, i miei progetti sono semplici: mi piacerebbe semplicemente poter vivere di questo mestiere con soddisfazione senza dover diventare il più famoso o bravo fotografo al mondo. E’ la passione che mi guida non la brama di soldi, anche perchè non è proprio il mestiere giusto per guadagnare. Come diceva una mia amica “La moda è un hobby per ricchi”: te la puoi permettere solo se economicamente stai già bene, perchè hai l’opportunità di andare a feste particolari vista la tua posizione sociale e conoscere personaggi che ti possono essere utili, ma se parti da zero le possibilità di sfondare sono davvero minime.

Molto colleghi devono integrare con matrimoni o secondi lavori perchè i soldi, per alcuni clienti, sembrano essere opzionali e la concorrenza spietata. Vivere del lavoro che fai con amore da una parte di permette di rialzarti dalle tante cadute nelle quali inevitabilmente si incappa durante il percorso (avere dietro una forte motivazione è necessaria per andare avanti) dall’altra avere passione in ciò che si fa alleggerisce anche il fatto di doverlo chiamare “lavoro” perchè lo si fa con piacere. Certo, finchè clienti, staff ecc non si impegnano in tutti i modi per rendertelo un inferno.

Photo Credit: Fabio Bozzetti Photographer

Quali sono i consigli che puoi dare a chi vorrebbe provare ad intraprendere questa carriera?
Consigli oltre a quello di non cominciare questa carriera? E non lo dico per paura di nuovi “competitors” ma perchè onestamente è un mestiere difficile. Non solo perchè ormai ci sono più fotografi che granelli di sabbia e farsi notare è sempre più arduo, ma anche perchè se da una parte in questo momento non è richiesta alcuna competenza tecnica (conosco stylist che insoddisfatte dei risultati fotografici hanno preso la macchina fotografica in mano scattandosi da sole i servizi senza avere la minima preparazione) dall’altra la bravura fotografica non va assolutamente di pari passo con la possibilità di lavorare.

Mi spiego meglio: puoi essere un fotografo assolutamente incapace e tirare fuori foto tanto orrende da dire “Il mio falegname per 30mila lire la faceva meglio” se qualcuno coglie la citazione. Ma se conosci le persone giuste, frequenti gli ambienti giusti, vai ai party giusti e soprattutto hai il carattere giusto allora nessuna opportunità ti sarà negata (basta sfogliare una rivista anni 90 ed una di adesso per capire di cosa parlo). Le pubbliche relazioni sono diventate molto ma molto più importanti della bravura fotografica stessa. E’ questa la vera skill necessaria in questo periodo storico. Se si pensa che alcuni brand fanno lavorare persone solo basandosi sull’elevato numero di followers di instagram a prescindere dalla qualità stessa della foto, si capisce come i criteri di valutazione siano cambiati nel tempo.

Fabio Bozzetti
Fotografo
http://www.fabiobozzetti.com
https://www.instagram.com/fabiobozzetti/
https://models.com/people/fabio-bozzetti

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