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LateMilk, Director: “Il mestiere si impara facendo pratica, essere ossessionati è la chiave”

LateMilk. Vedo centinaia di video al giorno, e non rivedo mai piu i miei una volta usciti mi sembrano gia datati! Passione e ossessione…

LateMilk - Photo Courtesy of LateMilk
LateMilk – Photo Courtesy of LateMilk

Una chiacchierata con LateMilk, uno dei registi emergenti più interessanti nel panorama italiano e internazionale. Anzi, permettetemi di modificare la definizione di ‘emergente’ in ‘abbondantemente emerso’ nonostante la giovane età. LateMilk ha diretto alcuni dei video musicali più importanti degli ultimi tempi. Solo qualche nome: Sfera Ebbasta, Marracash, Guè Pequeno, Paky, Geolier, Rvssian, Shiva, Pierre Bourne, ma potremmo continuare.

In questa intervista LateMilk ci parla dei suoi inizi come regista, dei lavori a cui è più affezionato (anche se non rivede mai i suoi video una volta usciti), dei nomi che lo hanno ispirato e continuano ad ispirarlo, e di quello che non gli piace nel suo ambiente di lavoro. E di tanto altro.

Ci puoi raccontare come è iniziata questa tua avventura nel mondo video?

La mia avventura nel mondo video è iniziata casualmente, avevo una vecchia camera di mia madre e mi divertivo a giocare con i droni, la musica l’ho sempre seguita e sono sempre stato appassionato. Ho solamente mixato le due passioni. Poi mi è capitato di incontrare un ragazzo della mia zona che stava iniziando a registrare sulle prime basi e mi sono proposto di girargli un video, da li piano piano sono arrivato a dove sono ora, ma è ovviamente ancora l’inizio sono passati solo 4\5 anni.

Ricordi ancora con quale camera hai iniziato a produrre i tuoi primi progetti video?

Ho iniziato con una sony a7, è stata la prima videocamera “seria” con cui ho iniziato a riprendere e fare i miei primi video.

Come nasce il tuo nome artistico, LateMilk?

E’ ispirato alla cultura americana, mi faceva ridere che in ogni film dell’orrore o in generale c’era la scena dove uno degli attori scendeva al piano di sotto per farsi un bicchiere di latte notturno, l’ho ripreso da quello.

Quali sono i lavori/progetti a cui sei più affezionato, quelli che meglio rappresentano il tuo modo di essere creativo?

I lavori a cui sono più legato sono sicuramente i primi video che mi hanno portato al livello successivo, Opps con DrefGold e Capo Plaza mi ha dato la possibilità di lavorare con persone che stimavo davvero quindi inserirei quello, poi Tik Tok con Sfera Ebbasta, Marracash, Guè Pequeno, Paky & Geolier è stato sicuramente di aiuto per arrivare a lavorare con Sfera e con Rvssian. Quindi in seconda posizione (non per importanza) metterei questo, poi l’ultimo arrivato Alleluia di Shiva e Sfera, e infine un posto lo do a quello girato a Londra con Meek Mill, anche se è uno street video mi è piaciuto molto collaborare con lui.

Il tuo equipaggiamento personale oggi. Che videocamera usi per i tuoi progetti personali, e quali sono le tue lenti preferite – sempre per i lavori personali?

Personalmente non possiedo un equipaggiamento non girando\operando più io in prima persona, i miei set sono sempre composti da un team di persone e quindi lascio fare questa parte a chi sicuramente è più  bravo di me. Se serve documentare qualcosa cerco di noleggiare una sony SIII con cui mi trovo bene, ma succede raramente.

Chi ti ha ispirato e continua ad ispirarti, professionalmente parlando?

Mi ispirano i grandi directors moderni come Valentin Petit, Hazard, Deronzier, trovo la loro linea molto moderna e esteticamente simile alla mia visione o a quella che mi piacerebbe avere.

Un consiglio per chi è agli inizi e magari non sa bene come muoversi, come e dove ‘imparare il mestiere’.

Il mestiere si impara solo facendo pratica, sicuramente essere ossessionati è la chiave, personalmente vedo centinaia di video al giorno, e non rivedo mai piu i miei una volta usciti mi sembrano gia datati ahah! Ma comunque si, passione e ossessione… tanta pratica e forza di volontà e voglia di mettersi in gioco, di creare uno stile unico.

I sassolini nelle scarpe. Cosa non ti piace nell’ambiente in cui lavori, e cosa vorresti cambiare – se tu potessi farlo.

Non mi piace che ormai le discografiche investono veramente poco nei video e nei loro artisti, ci sono pochi artisti in Italia che hanno un’immagine forte o diversa e molto è dovuto al fatto che nessuno dà importanza al lato estetico, si spende poco per styling per foto, per video per l’immagine degli artisti. Da una parte lo capisco perchè il mercato italiano è piccolo, d’altra parte mi chiedo perchè solo 1/2 realtà in Italia abbiano interesse in questo.

Negli Stati Uniti come anche in Francia è completamente diverso, potrei elencare un infinità di differenze su questo ma in fin dei conti capisco che le differenze sono anche alla base di questo ragionamento, a livello culturale, economico e questa è una conseguenza. Vorrei cambiare sicuramente l’importanza che hanno le persone che lavorano dietro le quinte nella musica in Italia, si fanno un mazzo tanto e hanno pochissimi riconoscimenti, questo sicuramente è una cosa che vorrei cambiare.

Quali sono i tuoi sogni professionalmente parlando, i progetti a cui stai pensando e che magari non hai ancora avuto modo di realizzare?

Il miei sogni sono tanti, sono ancora fresco e ho tanta strada davanti spero (lol), sicuramente quest’anno sono felice di aver collaborato con tanti artisti internazional quali Sfera, Rvssian, Shenseea, Meek Mill, 21 Savage, Rauw Alejandro, Pierre Bourne… insomma non mi posso lamentare, ovviamente il sogno è quello di crescere ancora di più e provare a lavorare in realtà che mi consentano di sviluppare in pieno le mie idee!

Cosa avresti fatto se tu non fossi diventato un regista?

Sai che non lo so, probabilmente avrei lavorato nello sport che è parte fondamentale delle mie giornate e una seconda passione oltre ai video!

Ringraziamo LateMilk per l’intervista
https://www.instagram.com/latemilkfilm/

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